Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha incontrato in videoconferenza i rappresentanti dei sindacati rappresentativi del comparto istruzione e ricerca per un confronto in vista dell’atto di indirizzo da inviare all’ARAN come atto preliminare all’avvio del negoziato per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. A seguire, un altro incontro rivolto in modo specifico all’ area della dirigenza scolastica.
Aprire in tempi rapidi il tavolo di trattativa è assolutamente indispensabile, considerato che il contratto attualmente in vigore, peraltro sottoscritto dopo una “moratoria” protrattasi per un decennio, è scaduto al 31 dicembre 2018. È indubbio che la sopravvenuta emergenza pandemica abbia rappresentato un ostacolo rilevante sul percorso in vista del rinnovo, che tuttavia occorre riprendere con la massima determinazione per concretizzare con scelte coerenti e conseguenti l’impegno assunto dal Governo per una rinnovata centralità del sistema dì istruzione, che implica anche una valorizzandone adeguata di tutte le professionalità in esso operanti. Questa la posizione espressa dalla segretaria generale della CISL Scuola, Maddalena Gissi, che ha richiamato per questo in apertura del suo intervento le affermazioni e gli impegni contenuti nel “Patto per la scuola al centro del Paese” sottoscritto a Palazzo Chigi il 20 maggio scorso, in cui si afferma chiaramente il ruolo della scuola “come catalizzatore di idee, visioni, progetti e innovazioni”.
Se su questi temi occorre avere, come emerso dall’intervento del Ministro, una chiara visione di medio e lungo periodo, traguardando anche il miglior utilizzo degli ingenti investimenti previsti dal PNRR, è altrettanto necessario avere consapevolezza dell’urgenza di alcune risposte da dare nell’immediato ad un settore che opera da troppo tempo in condizioni di crescente complessità e difficoltà, e agire di conseguenza. In vista dei rinnovi contrattuali, ha ricordato la segretaria generale CISL Scuola, esistono indicazioni e obiettivi condivisi dalle Confederazioni, di cui è già possibile tenere conto nella predisposizione dell’atto di indirizzo, a partire dall’impegno di individuare nuove risorse in legge di bilancio per investimenti specifici in grado di potenziare un settore molto penalizzato in ambito retributivo. La Cisl Scuola ha confermato la disponibilità dell’organizzazione a fornire ulteriori e puntuali contributi, sottolineando tuttavia la necessità di definire con la massima chiarezza metodi e tempi a cui fare riferimento con l’obiettivo di giungere nel più breve tempo possibile all’avvio del negoziato.
Tra le priorità che da subito possono essere evidenziate, Maddalena Gissi ha posto in particolare l’accento sulla questione retributiva, riproponendo l’obiettivo di un riallineamento con la media europea, individuando nel contempo, col sostegno di specifiche risorse, nuove opportunità di valorizzazione professionale per i docenti e un rinnovato ordinamento dell’area ATA. Molti i temi elencati durante l’intervento: la formazione in servizio che assume una nuova centralità in una fase di forte impegno innovativo e che dovrà essere considerata un investimento per l’amministrazione, con un’attenzione particolare al giusto riconoscimento del lavoro d’aula e di tutti gli ulteriori impegni di natura organizzativa e progettuale che appartengono alla quotidianità professionale. La Cisl Scuola ha sottolineato in modo netto che occorre riconsegnare pienamente alla contrattazione i temi della mobilità del personale, su cui i fatti dimostrano ampiamente come le scelte contrattuali possano sostenere le esigenze di continuità didattica più dei vincoli imposti per via legislativa.
Negli ultimi due anni più di 100.000 docenti sono stati assegnati ad una sede e ci rimarranno per un triennio nel rispetto delle regole definite dal contratto, garantendo continuità didattica, senza bisogno di ulteriori vincoli normativi. Il nuovo contratto e la sua piena esigibilità, ha affermato Maddalena Gissi, deve rappresentare l’occasione per dare concreta attuazione all’impegno che lo stesso Ministro ha sottoscritto con la firma del Patto per la scuola per una forte valorizzazione del confronto con le parti sociali e delle relazioni sindacali, che dovranno diventare l’asse portante del rinnovo contrattuale. Questa trattativa, che occorre portare a conclusione in tempi brevi, sarà un importante banco di prova per tutti e in particolare per le forze di Governo, chiamate a scelte chiare e concrete, coerenti con ripetuti annunci e impegni e finalizzate a sostenere una scuola di qualità, risorsa fondamentale per un Paese intento a contrastare un’emergenza pandemica che lo espone al rischio di gravi ricadute di natura economica e sociale.
Roma, 8 settembre 2021