L’incontro di stamattina all’ARAN ha riaperto la trattativa sulla parte economica del CCNL, dopo la certificazione del nuovo atto di indirizzo del ministro Valditara per l’utilizzo al tavolo contrattuale delle ulteriori risorse disponibili in aggiunta a quelle già previste dal CCNL del 6 dicembre 2022.
Il presidente dell’Aran ha illustrato la composizione del budget disponibile che, grazie all’accordo politico del novembre scorso, è destinato all’incremento della parte fissa delle retribuzioni anzichè al MOF. Si tratta delle risorse previste dalla legge di bilancio per il 2022 pari sulla carta a 300 milioni di euro per la valorizzazione del personale docente (in realtà circa 250 per le decurtazioni operate da vari provvedimenti di legge nel frattempo intervenute). A queste si aggiungono 100 milioni per il solo 2022 destinati come una tantum ad incrementare RDP dei docenti e CIA del personale ATA nella misura già definita dall’accordo politico di novembre. Ulteriori risorse ancora disponibili riguardano una quota residua pari al 5% del complessivo ammontare che era disponibile all’atto della sottoscrizione del CCNL del 6 dicembre.
La Cisl Scuola nel proprio intervento ha posto all’attenzione del tavolo alcune questioni di merito:
– le risorse per la valorizzazione dei docenti che siamo riusciti a destinare alla RPD anzichè al MOF sono finalizzate, fin dall’origine di quel finanziamento, al personale docente;
– altrettanto necessario è valorizzare il lavoro del personale ATA e dei DSGA; è, quindi, il momento di verificare quante e come devono essere destinate le risorse per l’ordinamento ATA, quale incremento si può realizzare per CIA e per l’indennità dei DSGA;
– le risorse destinate alla permanenza nelle sedi disagiate delle piccole isole vanno riconosciute a tutto il personale;
– le risorse per la continuità didattica hanno senso come incentivo solo se cadono i vincoli e la permanenza nelle scuole delle aree disagiate deve essere compensata indipendentemente dalla provincia di residenza.
Pur riconoscendo che finalmente si sono concretizzate attraverso l’atto di indirizzo le condizioni per portare a compimento il rinnovo del contratto, siamo comunque consapevoli che la consistenza delle risorse permetterà di ottenere risultati solo parziali e servirà una mediazione tra differenti aspettative, che riguardano con pari legittimità tutte le figure professionali e tutti i lavoratori, compresi i precari per i quali da subito abbiamo posto il tema della equiparazione dei diritti.
Gli aspetti relativi alla parte normativa non sono state oggetto della discussione odierna.
Il tavolo è stato aggiornato a lunedì prossimo solo sulle tematiche del settore Università.
PERSONALE COMPARTO SCUOLA – PERMESSI STRAORDINARI DI CUI ALL’ART. 3 DEL D.P.R. 23/8/88 N. 395, RIGUARDANTE IL DIRITTO ALLO STUDIO – ANNO 2025
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