“Il CCNL riporta al tavolo negoziale la discussione sulle regole per le prossime domande di mobilità. È un risultato importante – sostiene la segretaria generale CISL Scuola, Ivana Barbacci – che ci offre nuove opportunità per tutelare il personale docente sul quale incombono da tempo norme finalizzare a limitare i trasferimenti, introdotte a più riprese dal Legislatore, con maggioranze di ogni tipo. Il CCNL ne affida esplicitamente la gestione delle modalità applicative al contratto: in quella sede lavoreremo per fare ciò che già ci è riuscito nel 2022, quando il CCNI liberò dai vincoli 15.000 docenti neo assunti, pur in presenza di norme di cui riuscimmo ad attenuare l’impatto”.
“Deve essere chiaro a tutti – sottolinea la leader CISL Scuola – che le norme di legge non si cancellano con i contratti: sostenere che sia possibile significa banalizzare la questione, o peggio ancora non averne la giusta consapevolezza. Anche la CISL Scuola, in molte occasioni, ha sollecitato Governo e Parlamento perché si cancellassero le norme sui vincoli, un modo superficiale, sbagliato e controproducente con cui si pensa di garantire la continuità didattica. Puntare sui divieti non è la strada giusta, mi chiedo peraltro che coerenza ci sia tra le tante affermazioni sulla necessità di politiche a sostegno della famiglia e norme che vietano a chi lavora lontano da casa di ricongiungersi al proprio nucleo familiare. Anziché cavarsela in modo sbrigativo ponendo divieti, si punti su forme di incentivo alla permanenza sulla stessa scuola, affidando il compito al contratto. Qualche segnale in questa direzione lo abbiamo visto per le aree a rischio educativo, ma la strada deve essere imboccata con più decisione. Questo insisteremo a chiedere al Legislatore”.
“Nel frattempo – conclude Ivana Barbacci – continueremo a lavorare sodo al tavolo negoziale, con impegno e determinazione, sfruttando al meglio tutto gli spazi che grazie al CCNL si potranno aprire. Al confronto e al negoziato non intendiamo assolutamente rinunciare, contrattare costituisce la principale ragion d’essere del sindacato. Noi lo consideriamo anche un preciso dovere per tutelare con la massima efficacia possibile il personale che rappresentiamo”.
Roma, 12 gennaio 2024
UFFICIO STAMPA CISL SCUOLA