CCNL, INCONTRO ALL’ARAN SU RINNOVO

Si è appena concluso il programmato incontro presso l’ARAN per la prosecuzione delle trattative relative al rinnovo del CCNL.
L’incontro ha riguardato la distribuzione delle risorse rimaste disponibili dopo l’anticipazione avvenuta con CCNL del 6 dicembre 2022.
Ricordiamo che, originariamente, si trattava dei seguenti finanziamenti:
– 300 milioni inizialmente destinati alla valorizzazione della professionalità docente e che a seguito dell’accordo politico di novembre 2022 e dell’integrazione dell’atto di indirizzo sono stati resi disponibili per la contrattazione nazionale;
– 100 milioni (una tantum) destinati dal Ministro Valditara all’atto della firma dell’accordo politico di novembre 2022 destinati per 85,8 milioni al personale docente e per 14,2 milioni al personale ATA;
– il 5% delle risorse stanziate dalle Leggi di Bilancio per gli anni 2019/2020/2021 e non ancora distribuite determinate in circa 85 milioni di euro;
Oltre a tali risorse, ricordiamo, restano ancora disponibili i 36,9 milioni destinati al rinnovo degli ordinamenti professionali del personale ATA.

In premessa, l’ARAN ha fornito un quadro di massima delle risorse effettivamente disponibili chiarendo che:
– dei 300 milioni restano effettivamente disponibili per la contrattazione nazionale circa 220 milioni. Infatti, sul fondo per la valorizzazione del personale docente (art.1, comma 592 della Legge 2015/2017) sono stati fatti gravare:
– 30 milioni per il finanziamento della Retribuzione Professionale Docente (art.40, CCNL 2016/18);
– 5 milioni per il 2022 e 12,5 milioni, a partire dal 2023, per il pagamento degli esoneri/semi esoneri nelle scuole in reggenza (art.45 del D.L.36/22);
– 30 milioni per il pagamento della continuità didattica (art.45 del D.L.36/2022).
– gli 85 milioni di euro (saldo dei finanziamenti delle leggi di bilancio) sono stati parzialmente utilizzati anche per il pagamento di alcuni istituti contrattuali (indennità per parti plurimi, indennità per le donne vittime di violenza, elemento perequativo conglobato nella retribuzione, incremento delle indennità del personale Dsga). La cifra che rimane assomma a circ 70 milioni di euro.

In questo modo, si possono ipotizzare i seguenti aumenti:
– 11,50 euro mensili per il personale docente e 4,5/5 euro mensili per il personale ATA (con il fondo per la valorizzazione del personale) con decorrenza 1/1/2022;
– 63,84 euro una tantum per il personale docente e 44,11 euro una tantum per il personale ATA (con i 100 milioni);
– 3,64 euro mensili con il saldo (da leggi di bilancio) con decorrenza 1/1/2021.

Su queste disponibilità devono essere fatti gravare i costi relativi ad alcuni istituti contrattuali che la Cisl Scuola insieme alle altre Organizzazioni Sindacali ha chiesto di estendere anche al personale precario (in particolar modo i 3 giorni di permesso che costano, secondo una stima dell’ARAN circa 60/65 milioni di euro).

La Cisl Scuola, nel proprio intervento, evidenziando come la distribuzione delle risorse residue tra personale docente ed ATA debba essere ispirata a criteri di equità.

L’Agenzia, al termine dell’incontro, si è impegnata a far avere alle Organizzazioni Sindacali un apposito schema che riassuma precisamente tutte le risorse disponibili in modo da consentire l’individuazione delle modalità di distribuzione delle stesse in occasione del prossimo incontro.

La riunione è stata aggiornata alle ore 15.00 di mercoledì 17 maggio.

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