CESSAZIONI DAL SERVIZIO, LA CISL SCUOLA CHIEDE DI RIVEDERE LE SCADENZE

Nel pomeriggio si è tenuto in video conferenza un incontro con la Direzione generale del personale del ministero ed i rappresentanti dell’INPS, nel quale sono state presentate le bozze del futuro Decreto e della Circolare ministeriale relative alle cessazioni dal servizio.

I testi dei documenti ricalcano quelli dell’anno precedente. Unica grande novità il notevole anticipo nei tempi per la presentazione delle istanze di cessazione da parte del personale della scuola. Il Ministero, infatti, intende porre come termine ultimo per la presentazione delle istanze da parte del personale docente (compreso gli IRC), educativo ed ATA il 31 ottobre. Stesso termine deve essere osservato per la revoca delle istanze e per coloro che chiedono, avendone i requisiti, la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale con contestuale attribuzione del trattamento pensionistico. Il termine previsto per la presentazione delle domande di cessazione da parte dei Dirigenti scolastici è il 28 febbraio 2022.

La Cisl Scuola ha evidenziato come:
– la tempistica sia eccessivamente stringente e fonte di difficoltà per il personale interessato. Pur comprendendo la necessità di anticipare i tempi, il termine necessita di un differimento di almeno 10/15 giorni;
– l’Amministrazione debba garantire almeno 4/5 settimane di apertura delle funzioni e soprattutto che il sistema sia effettivamente funzionante con regolarità nella finestra di apertura per la presentazione delle istanze;
– la modalità di scambio dei dati tra Polis e la gestione dei flussi da parte dell’INPS sia troppo rigida non consentendo la possibilità da parte del personale interessato di presentare un’ulteriore domanda nel caso di rigetto della prima per mancanza di requisiti;
– sia necessario applicare anche al personale docente di Religione Cattolica incaricato la disposizione di legge che consente al personale di ruolo di maturare i requisiti entro il 31 dicembre dell’anno del pensionamento.
– sia opportuno e necessario da parte dell’Amministrazione fornire precisazioni in merito alla gestione delle dimissioni dal servizio, senza diritto a pensione, presentate in corso d’anno.

L’incontro si è concluso con l’impegno del Ministero a tenere in considerazione la richiesta di riesaminare le scadenze e ad affrontare le questioni di merito in appositi incontri anche con il necessario supporto legislativo.

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