ESAMI DI STATO, GISSI: NON SI PUO’ FAR FINTA CHE SIA TORNATA LA NORMALITA’

Con l’informativa relativa agli esami finali del primo e del secondo ciclo sono stati anticipati alle organizzazioni sindacali i contenuti delle ordinanze ministeriali sugli esami di Stato per l’a.s. 2021/22, che saranno poi trasmesse al CSPI per i prescritti pareri.
Per quanto riguarda le modalità di svolgimento degli esami, sia per il primo che per il secondo ciclo, il Ministero si è prefisso l’obiettivo di un tendenziale ritorno alla normalità nello svolgimento delle consuete prove, fortemente condizionate nei due precedenti anni scolastici dalle misure di prevenzione del contagio rese necessarie dall’emergenza pandemica.
In tale ottica di tendenziale ritorno alla normalità, per il primo ciclo, a differenza di quanto avvenuto nei precedenti due anni scolastici, si procederà con una prima prova scritta d’Italiano, una 2° Prova di Matematica e una prova orale nel corso della quale verranno verificate anche le competenze relative alla Lingua Inglese e alla 2° lingua comunitaria. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi non sarà requisito di accesso.
Per il secondo ciclo l’esame di Stato prevede una prima prova scritta di Italiano di carattere nazionale e una seconda prova scritta predisposta dalla commissione interna, relativa a una materia d’indirizzo individuata dal Ministero. L’esame si chiuderà con un colloquio orale su tutte le discipline del percorso di studi, come previsto dal decreto 62/2017, anche con riferimento alle esperienze relative ai Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e alle attività di Educazione Civica svolte secondo le modalità individuate dal Consiglio di Classe. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi e le attività del PCTO non saranno requisito di accesso. Il credito scolastico torna a valere fino a 40 punti, mentre saranno attribuiti al massimo 20 punti a ciascuna delle 3 prove. La votazione finale è in centesimi, con possibilità di ottenere la lode. La commissione sarà interna, con il Presidente esterno.
Ulteriori e più puntuali valutazioni potranno essere fatte non appena disponibili i testi delle bozze di ordinanza.
“Un ritorno alla normalità è negli auspici di tutti, ma purtroppo siamo ancora ben lontani dal poter considerare conclusa un’emergenza il cui impatto sull’andamento delle attività scolastiche è stato e continua a essere molto pesante”. Così la segretaria generale CISL Scuola, Maddalena Gissi, in una dichiarazione alla stampa. “Non si può far finta che studentesse e studenti abbiano potuto seguire normalmente e dovunque nello stesso modo le lezioni: la realtà è ben diversa, ed è per questo che andrebbe lasciato il massimo spazio di intervento e di decisione ai consigli di classe nella gestione delle prove. Non sto chiedendo esami finti – precisa la Gissi – ma non si può nemmeno fingere che sia tornata per tutti e dappertutto una condizione di normalità e di uguali opportunità di accesso alla didattica. La serietà degli esami, che giustamente si invoca, non può essere perseguita ignorando le tante situazioni di disagio che molte classi stanno ancora vivendo. In momenti come questi, valorizzare al massimo un esercizio responsabile dell’autonomia scolastica mi sembrerebbe la scelta più opportuna”.

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