ESAMI DI STATO, INCONTRO SU PROTOCOLLO SICUREZZA

Si è svolto questa mattina il previsto incontro per il protocollo di sicurezza per lo svolgimento degli esami di Stato. All’incontro, organizzato dal Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, era presente per il necessario supporto tecnico sanitario il dott. Alberto Villani, responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Presidente della Società italiana di pediatria.
L’Amministrazione ha proposto di utilizzare come base di partenza il protocollo per gli Esami di Stato stipulato lo scorso anno, considerato che si è rivelato efficace.
Le scuole sono in una situazione diversa rispetto al 2020, poiché procedure di prevenzione sono ormai entrate nella prassi comportamentale e l’andamento della situazione epidemiologica appare in miglioramento.
Dal punto di vista delle risorse, sono stati erogati finanziamenti aggiuntivi (150 milioni previsti dal dl sostegni art. 31 c. 1) per la gestione dell’emergenza sanitaria. È inoltre in corso di perfezionamento il DM per assegnare risorse dedicate all’Esame di stato come è avvenuto anche lo scorso anno.
In apertura dell’incontro, il dott. Villani si è congratulato con tutta la scuola italiana, affermando che l’Italia ha rappresentato un modello virtuoso. Vi sono studi che documentano l’efficacia dell’impegno del personale scolastico, impegno del quale dobbiamo essere orgogliosi. La scuola è stata in questi mesi un luogo sicuro ed inoltre ha svolto una grande azione di sensibilizzazione e di diffusione della cultura della prevenzione.
Il dott. Villani ha voluto sottolineare come sia mancato, lo scorso anno, un riconoscimento – che sarebbe stato doveroso – per la dedizione e l’efficienza dimostrate dal personale scolastico e che sono state determinanti per consentire l’organizzazione degli esami in presenza. Ha sottolineato inoltre il ruolo positivo svolto dalle organizzazioni sindacali, favorendo un clima di collaborazione che ha permesso un’utile integrazione dei contributi di tutti i soggetti coinvolti.
Con il dott. Villani sono state discusse le seguenti tematiche, per ciascuna delle quali sono state fornite risposte e indicazioni che sinteticamente si riportano:
– mascherine di comunità: va previsto solo l’uso di mascherine certificate
– impianti di areazione e purificazione negli ambienti: non sono ritenuti essenziali
– sanificazione: è sufficiente l’ordinaria accurata pulizia
– personale fragile: occorre attenersi scrupolosamente alla normativa in merito, anche se occorrono chiarimenti su quanto previsto nelle Ordinanze sugli esami rispetto alle attività a distanza.
– tamponi rapidi o testi salivari, ad esempio nelle zone rosse e cluster: i tamponi sono affidabili ma in realtà è sufficiente che chi ha sintomi mantenga la massima cautela isolandosi tempestivamente e che, in assenza di sintomi, siano rispettate le misure di prevenzione. Pertanto, non appare necessario procedere a tamponi che oltretutto andrebbero anche ripetuti nelle varie fasi dell’esame.
– distanziamento (due metri “consigliati” da ISS): è sufficiente il distanziamento già adottato nei protocolli precedenti
– accompagnatori: è opportuno limitarne il numero e comunque l’accompagnatore deve naturalmente rispettare le indicazioni di prevenzione adottate delle istituzioni scolastiche
– seconda dose del vaccino ai docenti e possibile incidenza sulle operazioni di esame: si è valutata l’ipotesi di consentire la somministrazione della seconda dose al termine delle operazioni di esame oppure di poter attivare collegamenti da remoto.
Dopo la consultazione con il dott. Villani si è concordato che le Organizzazioni sindacali invieranno propri contributi entro lunedì 17 maggio. Nella successiva riunione, prevista per venerdì, si discuterà la proposta dell’Amministrazione. Su suggerimento della CISL Scuola, si è concordato di procedere, piuttosto che ad una totale riscrittura, alla sola puntuale integrazione del protocollo già adottato. Inoltre, a margine della riunione, le OO.SS. hanno segnalato la necessità di prevedere un protocollo anche per le attività eventualmente attuate nell’ambito del Piano Scuola Estate.

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