Nel corso della mattinata al Ministero si è tenuto un incontro di informativa con all’oggetto gli schemi dei decreti ministeriali relativi ai prossimi concorsi.
Si tratta di due schemi di decreto che riproducono le medesime indicazioni (uno per la scuola dell’infanzia, primaria e sostegno l’altro per la scuola secondaria ed il sostegno) e che riportano le modifiche introdotte dai Decreti Legge 36/2022 e 75/2023 (attualmente in fase di conversione).
I futuri concorsi saranno organizzati con :
– una prova scritta articolata su quesiti a risposta multipla (per un totale di 50 quesiti di cui 10 in ambito pedagogico, 10 in ambito psicopedagogico, 20 in ambito metodologico didattico, 5 finalizzati alla verifica delle competenze informatiche e 5 finalizzati alla verifica della conoscenza della lingua inglese di livello B2);
– una prova orale volta ad accertare le conoscenze e competenze del candidato sulla disciplina o sulla tipologia di posto, nonché le competenze didattiche anche mediante una lezione simulata;
La graduatoria finale pari al numero di posti messi a bando prevede 100 punti riservati allo scritto, 100 all’orale e 50 ai titoli.
Le graduatorie finali dovranno prevedere una riserva pari al 30% dei destinata a coloro che hanno svolto un servizio nelle istituzioni scolastiche statali di almeno 3 anni scolastici anche non continuativi negli ultimi dieci.
Per la scuola secondaria è prevista una fase transitoria organizzata in due diverse procedure:
– alla prima potranno partecipare, oltre ai docenti abilitati, anche i docenti con 24 CFU acquisiti prima del 31/10/2022 e i precari con tre annualità di servizio,
– alla seconda potranno partecipare, oltre ai docenti sopra indicati, anche i docenti che nel frattempo avranno acquisito i 30 CFU (a questo proposito, il Ministero ipotizza la partecipazione alla prova concorsuale anche nelle more del conseguimento dei 30 CFU, con l’obbligo, comunque, del conseguimento degli stessi entro il 30 giugno antecedente alla nomina). Resta ferma, in ogni caso, la partecipazione dei docenti che abbiano svolto entro il termine per la presentazione delle domande un servizio presso le istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni scolastici anche non continuativi di cui uno specifico.
Terminata la fase transitoria, e al netto della partecipazione sempre consentita ai docenti con un triennio di servizio nei 5 anni precedenti, la partecipazione al concorso sarà riservata ai docenti abilitati.
La Cisl Scuola, ha espresso ancora una volta la propria critica verso l’assenza di un doppio canale di reclutamento e ha rilevato come , puntando solo sul concorso come unico metodo idoneo all’assunzione in ruolo, siano necessari continui interventi di modifica con l’obiettivo di rendere efficaci i concorsi stessi.. Ha altresì evidenziato come i tempi necessariamente strettissimi (70.000 docenti da assumere con le nuove regole entro il 31/12/2024) siano tali da far pensare già a possibili proroghe dei termini. Inoltre, al di là di alcune richieste di chiarimento sul testo, la Cisl Scuola ha richiesto una modifica delle tabelle di valutazione dei punteggi, in modo da prevedere la valutazione anche del servizio prestato su sostegno e di quello non specifico.
I provvedimenti saranno ora inviati al CsPI per il prescritto parere.