INFORMATIVA SU ORGANICI ATA

In giornata si è aperto il confronto sugli organici ATA per l’a.s.2022/23.
Nell’attesa di poter disporre delle tabelle possiamo comunque anticipare che gli UU.SS.RR. riceveranno in sostanza i medesimi contingenti del corrente anno scolastico, con variazioni dovute all’andamento demografico tra le varie Regioni.
Il calo degli alunni è stimato, a livello nazionale, in oltre 123.000 unità.
Le uniche riduzioni riguardano:
– i posti dei Dsga che scendono di 31 unità a causa della diminuzione delle istituzioni scolastiche;
– i posti degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici che scendono rispettivamente di 15 unità e di 1 unità per collocamento a riposo del personale ex CO.CO.CO facente parte della dotazione ex Legge 145/2018 (come previsto dalle vigenti disposizioni di legge).
Il contingente dei 1.000 assistenti tecnici assegnati alle scuole del primo ciclo viene distribuito secondo gli stessi criteri già adottati per il corrente anno scolastico.

Tenuto conto, comunque, del perdurare della situazione pandemica e anche degli effetti della guerra in Ucraina (che vedrà migliaia di alunni stranieri inserirsi nelle nostre scuole) la Cisl Scuola, insieme alle altre OO.SS., ha chiesto di continuare il confronto nel corso della prossima settimana per affrontare i temi già ricompresi in accordi e intese stipulati con il Governo e il Ministro dell’Istruzione.
In particolare, la Cisl Scuola ritiene indifferibile trattare gli argomenti relativi
– al recupero dei posti sottratti agli organici del personale collaboratore scolastico in seguito alla trasformazione del rapporto di lavoro da part time a full time dei lavoratori ex LSU;
– alla stabilizzazione degli assistenti amministrativi facenti funzione (con titolo e senza titolo);
– alle posizioni economiche del personale ata;
– alla formazione del personale ata e alla regolamentazione dei trasferimenti dei compiti di altri uffici alle segreterie;
– alle indennità per i Dsga impegnati sulle scuole sottodimensionate;
– alle criticità derivanti dall’impiego degli assistenti tecnici in rete su più scuole e su più comuni;
– a tutte le altre criticità relative ai diversi professionali del personale ATA.

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